Colonne sonore.

Musica. Sottofondo musicale.
La musica, a qualsiasi genere appartenga, classica o rock, pop o new age, è parte integrante del processo di scrittura. 
Se è vero che molte ispirazioni giungono alla mente nel silenzio, è altrettanto frequente che queste siano sospinte dalla brezza delle note, da una melodia, dal battere di tamburi o da una voce dolce e armoniosa. 
Risulta molto più facile descrivere la rabbia o la frustrazione di un personaggio, aggrappandosi ai propri ricordi e alle proprie esperienze, ma se queste sono lontane da ciò che si vuole descrivere la musica è un aiuto non indifferente.
Attingere al proprio passato non è sempre possibile, ma immaginare noi stessi reagire a  qualcosa di terribile risulta molto più facile se la colonna sonora è un ritmo rock, duro, cattivo: estrae dalle nostre cellule la rabbia sepolta, il peso nascosto di dolori passati, ancestrali o sconosciuti; apre nella mente una porta affacciata su orizzonti sconfinati in cui è possibile visualizzare la scena, l’espressione del viso, il tono della voce. Ogni aspetto è più chiaro. La personalità del personaggio esce dall’oscurità, rivelandosi, facendosi conoscere, materializzandosi sul foglio bianco.
Ed è così esaltante conoscerne l’evoluzione, vederne emergere i lati oscuri o la dolcezza dei tratti. Quando si inizia a scrivere una storia non sempre i suoi protagonisti hanno carattere e aspetto ben delineati, sono in divenire, in costante evoluzione, in balia degli eventi. Non si può mai sapere come andrà a finire, fino a che non si è deciso di mettere il punto finale.
Allo stesso modo avviene l’opposto, scoprire quanto può essere delicata una carezza, cosa suscita la dolcezza di un bacio o un’idea illuminante, quali segni questo lascia sul viso e nell’espressione di chi prova quell’emozione. La musica giusta riesce a diradare la nebbia che avvolge il futuro incerto dei protagonisti della nostra storia, a poco a poco, nota dopo nota, si rischiara la visuale, a volte è possibile anche vederne l’orizzonte. La leggerezza delle note rende fluide le parole, facili, in rapida successione, senza intoppi. Semplicemente ispirate.
Scrivere senza un sottofondo musicale sarebbe un po’ come vedere un film senza colonna sonora: molte emozioni resterebbero nascoste, difficili da cogliere. La musica ha lo straordinario potere di suscitare in noi turbamenti e inquietudini che a volte restano celati dall’ombra, intimiditi dalla società o resi sterili dall’abitudine. Saperli cogliere arricchisce, anche nella scrittura.

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